UN SECOLO FA

Lacrime approdano nel blu
Un altro inverno scende
Perfido gelo di città
Che logora

E rivedere ancora
Questa penombra angusta
Mi fa pensare a come sei
insolita

Ma c’è un pensiero che ti illumina
Ritorna gonfio di vertigine
E non conversa più, ti rantola
Riempie il tuo disegno erotico

E le tue gambe accese
Mano che scivolando
Ricorda il passo svelto
Di una ginnasta slava
Non è più un secolo fa
………………………….
Ma non sarà lo stesso
Mai più sarà lo stesso
…………………………

Lacrime approdano nel blu
Pioggia dubbiosa scende
Gelide insegne di città
Dissetano

E rincontrarti ancora
Cosi elegante e nuda
Mi fa pensare a come sei

Ma c’è un pensiero che ti supera
Rigonfia esteso è una voragine
Che non ti avverte più, ti esaspera
Gonfia il tuo disegno erotico

E c’ero io straniero
Spezzavo il pane e il vino
Entravo clandestino
Come un brigante slavo
Eroe di un brivido
Fra le tue gambe accese
Mano che scivolando
Umida e contromano
Illuminava il mondo
Finche la pioggia e il freddo
Cambiano in fretta il senso
Ormai è un secolo fa
………………………………..
………………………………..

Ma non sarà lo stesso

Mai più sarà lo stesso

No non sarà lo stesso

…………………………………..

Il brano “Un secolo fa” (testo e musica di Paolo Navarra, arrangiamenti di Pierpaolo Marino) è tratto da “Senza controllo”, secondo album in studio di Pierpaolo Marino, uscito a Febbraio 2021 per SeaHorse recordings.

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