Lacrime approdano nel blu
Un altro inverno scende
Perfido gelo di città
Che logora
E rivedere ancora
Questa penombra angusta
Mi fa pensare a come sei
insolita
Ma c’è un pensiero che ti illumina
Ritorna gonfio di vertigine
E non conversa più, ti rantola
Riempie il tuo disegno erotico
E le tue gambe accese
Mano che scivolando
Ricorda il passo svelto
Di una ginnasta slava
Non è più un secolo fa
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Ma non sarà lo stesso
Mai più sarà lo stesso
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Lacrime approdano nel blu
Pioggia dubbiosa scende
Gelide insegne di città
Dissetano
E rincontrarti ancora
Cosi elegante e nuda
Mi fa pensare a come sei
Ma c’è un pensiero che ti supera
Rigonfia esteso è una voragine
Che non ti avverte più, ti esaspera
Gonfia il tuo disegno erotico
E c’ero io straniero
Spezzavo il pane e il vino
Entravo clandestino
Come un brigante slavo
Eroe di un brivido
Fra le tue gambe accese
Mano che scivolando
Umida e contromano
Illuminava il mondo
Finche la pioggia e il freddo
Cambiano in fretta il senso
Ormai è un secolo fa
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Ma non sarà lo stesso
Mai più sarà lo stesso
No non sarà lo stesso
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Il brano “Un secolo fa” (testo e musica di Paolo Navarra, arrangiamenti di Pierpaolo Marino) è tratto da “Senza controllo”, secondo album in studio di Pierpaolo Marino, uscito a Febbraio 2021 per SeaHorse recordings.