LA GUERRA LAVORA MOLTO Dunya Mikhail

La guerra com’è seria attiva e abile!

Sin dal mattino sveglia le sirene invia ovunque ambulanze scaglia corpi nell’aria passa barelle ai feriti richiama la pioggia dagli occhi delle madri scava nel terreno dissotterra molte cose dalle macerie alcune luccicanti e senza vita altre pallide e ancora vibranti.

Suscita più interrogativi nelle menti dei bambini. Intrattiene gli dei lanciando missili e proiettili in cielo.

Pianta mine nei campi semina buche e vuoti d’aria sollecita le famiglie a emigrare affianca i sacerdoti quando maledicono il diavolo (disgraziato, la sua mano è ancora infuocata. Brucia.)

La guerra è inarrestabile, giorno e notte. Ispira i lunghi discorsi dei tiranni conferisce medaglie ai generali e argomenti ai poeti.

Contribuisce all’industria di arti artificiali fornisce cibo alle mosche aggiunge pagine ai libri di storia mette sullo stesso piano vittima e assassino. Insegna agli innamorati come si scrivono le lettere insegna alle ragazze ad aspettare riempie i giornali di storie e fotografie fa rullare ogni anno i tamburi per festeggiare costruisce nuove case per gli orfani tiene occupati i costruttori di bare dà pacche sulle spalle ai becchini sorride davanti al capo.

La guerra lavora molto non ha simili ma nessuno la loda.

 

LA GUERRA LAVORA MOLTO (Dunya Mikhail) (Baghdad, 1965)

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